8.7.16

Testamento spirituale



TESTAMENTO SPIRITUALE

Mentre si avvicina il giorno in cui mi dovrò presentare al Signore che mi ha creato, che mi ha redento e mi ha colmato di grazie infinite, affido la mia povera anima alla sua misericordia. Gli chiedo umilmente perdono dei miei peccati e delle mie mancanze; gli offro quel po' di bene che, col suo aiuto, sono riuscito a fare nel corso della mia esistenza terrena, a sua gloria e ad edificazione dei miei fratelli; lo supplico di accogliermi come figlio suo nella beata eternità. Professo ancora una volta la mia fede cristiana cattolica. Mentre mi avvio al termine della mia vita io dico: quanto è stato grande l’amore di Dio per me!
Signore, ti ringrazio per il dono della vita. Ti ringrazio per il battesimo. Quanto è dolce sapere che «Non sono io che vivo, ma è Cristo che vive in me!». Ti ringrazio, Signore, per quelli che mi hai messo accanto durante la vita, a cominciare dai miei cari e santi genitori, che incontrerò in Cielo con gli altri parenti che mi hanno preceduto. Ti chiedo che i membri della mia parentela siano fedeli a Te, si glorino sempre delle fede cristiana cattolica e vivano uniti e in pace.
Quelli che mi hanno aiutato e voluto bene li ricordo e li ringrazio tutti, uno per uno; ringrazio la loro compagnia così vicina, la loro collaborazione, la loro pazienza e la loro bontà. Chiedo perdono a coloro che involontariamente avessi offeso. Allo stesso tempo io perdono quanti mi avessero fatto del male, riconoscendoli come miei fratelli, per i quali innalzerò sempre la mia preghiera. Tutti ricorderò e per tutti pregherò.
Desidero poi salutare la natura. Concedimi, Signore, di sentire ancora l’odore dell’erba e il profumo dei fiori, come facevo da bambino. Fammi stupire ancora una volta dinanzi ad un cielo stellato, ad un fiore, ad una farfalla. Voglio abbracciare, in uno sguardo pieno d’amore, tutto il creato e benedirti, ringraziarti per ogni cosa, opera delle tue mani. è veramente commovente sapere che Tu, Signore, abbia fatto tutto per amore dell’uomo, e a lui abbia donato e assoggettato l’intero universo!
Ora è giunto il momento d’innalzarti la mia ultima preghiera, la più pura, quella della lode, e invoco l’aiuto del tuo Santo Spirito e di Maria Santissima per saperti lodare e ringraziare. La mia ultima preghiera vuole essere un’esplosione d’amore e di gioia per le meraviglie che Tu, Signore, hai operato nella mia vita. Questo canto gioioso sia anche per voi, miei fratelli e sorelle, la vostra preghiera. Non piangete per la morte del corpo, ma per il peccato dell’umanità e adoperatevi per la pace, attraverso la gioia e l’amore di Cristo Gesù. Pregate e ringraziate il Signore anche per me, perché Egli ha visitato questo suo umile servo e l’ha trovato degno della sua grazia e della sua misericordia.
Aspetto e accoglierò cristianamente l’ora del trapasso, secondo le circostanze con cui piacerà al Signore di mandarmelo. Nell’ora dell’arrivederci, ricordo a tutti voi ciò che più conta nella vita: Gesù Cristo nostro Signore e il suo Vangelo.
Se la mia morte dovesse giungere prima di quella della mia amata sposa, confido nella vicinanza e nell’aiuto a lei da parte di coloro che le vogliono bene.
Adesso mi rivolgo a te, Rosa Maria, mia amatissima sposa, compagna e amica, e ti parlo come se fossi già in Cielo: la morte non è nulla, io sono passato solamente dall'altra parte ma resto vicino a te. Ciò che eravamo prima l'uno per l'altro, lo siamo ancora. Chiamami con il mio nome, come hai sempre fatto; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria triste. Prega per me e pensami sorridendo. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Io non sono fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente solo perché sono fuori dal tuo sguardo. Non sono lontano, sono solo dietro l'angolo. Amore mio, ti rassicuro: va tutto bene. Un giorno ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Se mi ami, asciuga le tue lacrime e non piangere: il tuo sorriso è la mia pace.
Affido voi, miei amatissimi figli Emilio e Gregory, alla custodia della Beata Vergine Maria, perché vi difenda dai pericoli dell'anima e del corpo. Voi siete un dono del Signore, e a Lui dovete sempre rivolgervi per ogni necessità, perché Egli è l'amico vero che non tradisce mai. Siate puri, perché senza purezza non c'è amore; siate onesti e buoni; desiderate la santità. Da parte mia, vi chiedo perdono se non sono stato un buon genitore. Sappiate, comunque, che vi ho amato e vi amerò sempre di più.
Per terminare, miei cari congiunti, miei amici, miei conoscenti, non mi resta che dirvi: arrivederci! Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Nel nome di Maria, nostra dolcissima Madre, che mi è particolarmente vicina in questi ultimi anni di vita. Amen.


Gioiosa Jonica, 15 Maggio 2016 (Solennità di Pentecoste)

                                                                                                                               Elio Walter Barillaro